olio su tela, cm 99,8×145,5
firmato e datato in basso a destra ’84 P. Conti
Tra i più straordinari nudi dell’ultimo periodo, questa figura di donna, ancora pigramente avvolta nella dimensione sognante della vita notturna, fa da contrappunto, con la sua posizione orizzontale, alla verticalità delle figure araldiche, suscitando l’immagine di un universo sospeso tra azione e contemplazione in una zona virtuale, che risolve in sé ogni spinta creativa. La tonalità profonda e lievitante dell’azzurro scelto per la composizione si irradia, d’altra parte, come attraverso un filtro nebuloso, provocando un’azione di controcanto all’interno dell’opera.