olio su tela, cm 60×50

firmato e datato in basso a sinistra P. Conti 1921

C’è ancora un ricordo, in questo Autoritratto con lo specchio presentato alla Primaverile Fiorentina del 1922 e premiato dal Comune di Firenze, degli autoritratti del 1914, dove Conti lascia apparire i propri strumenti da pittore o altri elementi che indirettamente ne rimandano la presenza in controcampo. Qui è il gioco del prisma pittorico, rievocato nella corsa all’indietro istituita dal cavalletto nello specchio. Tutta l’impostazione rivela i contemporanei studi di Conti sul Quattrocento, ma senza il terso universo del periodo centrale di quella pittura, piuttosto con l’umore inquieto del manierismo, i suoi pezzi di bravura, che tengono lo spirito in un all’erta tutto intellettuale.