olio su tela, cm 37×31

firmato e datato in basso a destra P. Cónti 1920

Le deformazioni a cui l’avanguardia aveva sottoposto la figura umana, nel periodo del “ritorno all’ordine” assumono in Conti il carattere di notazioni psicologiche, che l’artista riscontra innanzitutto dentro di sé, prima di portarle all’esterno. Ne abbiamo un esempio in Testa di contadina strabica, che aspira a ritrovare la compostezza della visione, appena divaricata nella forma degli occhi.

Il piegarsi della testa e l’abbassarsi degli occhi esprimono, d’altra parte, un tratto di scontrosa melanconia, tipico della natura timida di Conti, particolarmente ricettiva agli umori dimessi di questo momento storico, in cui egli può riflettere anche sull’antico concetto artistico che attribuisce alla malinconia il potere di elaborare la creazione.