olio e collage su tavola, cm 54×36
firmato e datato in basso a destra U. Conti 1917
Celeberrima questa Cocomeraia di Primo Conti, in cui echeggiano ancora l’allegria dell’estate napoletana e la freschezza di colori resi tersi dalla natura dell’acqua, della luce e dell’aria. È un bellissimo esempio dell’assoluta novità in cui si muove il futurismo contiano, ravvivato dalla sintetica esperienza del precedente fauvismo e dal suo nitido approccio ai valori di superficie. Si spiega anche meglio, così, l’uso del collage inserito direttamente nella pittura a olio, non a distorcere o a divaricare la superficie, ma a sottolinearla anche meglio, quasi un prezioso frammento di universo. La punta della tenda e la natura morta sul banco, che s’incuneano verso il corpo dondolante della donna, sospendono in un istante poetico l’intera composizione, come per una guizzante rivelazione.