1916 olio su tela, cm 98×70

firmato e datato in alto a destra U. Conti 1916

La fase di passaggio dal fauvismo al futurismo, di cui questo Ritratto del poeta Gino Chierini è il culmine, è preparata da un’intensa attivi­tà poetica di Conti, che nel futuri­smo esordirà proprio come poeta. Il movimento a cui Conti sembre­rebbe interessato in un primo mo­mento è l’orfismo, filiazione del cubismo, che ha maggiori relazioni con il mondo della poesia e della musica e si presta più facilmente anche a un rapporto con la vita onirica.

Conti ha trovato il modo di racco­gliere questi motivi in un’opera simbolica che istituisce un paralle­lo con un dipinto di questo stesso momento, oggi perduto: // maestro di violino Fanfulla Lari, Mentre rispetto alla ricchezza e alla violenza del periodo fauve il colore va acquisendo una tonalità più smorzata e omogenea e verifica una possibilità .spirituale mai toc­cata prima, l’aria si muove appena con linee insieme prismatiche e d’arabesco.