olio su tela, cm 79,5×65

firmato in basso a sinistra U. Conti

Anziché essere contrassegnata da un interesse puramente percettivo, l’adesione di Conti al fauvismo supera la dimensione dell’occhio, per investire la sfera da cui scaturiscono le immagini. In Dimostrazione interventista ne abbiamo un esempio. Lo stile fauve è applicato a un soggetto di attualità, ascrivibile alla concezione futurista. La piazza, ritratta dall’alto come le strade di Parigi nei dipinti di Matisse e Marquet, è un espediente già usato da Conti in un disegno del 1914, dove la visione è caratterizzata dal dinamismo teso dei segni. In questo caso, al contrario, attorno a ogni linea aleggia una pausa di vuoto, in cui l’occhio si perde accogliendo l’invito a sognare.