olio su tela applicata su cartone, cm 62×51

firmato e datato in alto a sinistra U. Conti 1914

Nata subito dopo l’incontro di Conti con il futurismo alla mostra fiorentina del 1913, questa natura morta è un miracolo di equilibrio tra innuovazione e tradizione, un esempio dell’innato senso di perfezione e del dominio dei propri mezzi che sostengono il cammino di Conti.

Il particolare del giornale che spunta dietro il bicchiere, il cucchiaio in bilico, l’ombra della bottiglia, ogni cosa appare cristallina, stereometrica e immateriale; ogni tocco è come sospeso nell’aria, ma impresso nitidamente nel nostro occhio, tanto da risvegliare un piacere tutto intellettuale nella gara che la vista istituisce con l’aria, penetrando nell’invisibile.