(Firenze, 1896 – Greve in Chianti, Firenze, 1984), scrittore e disegnatore, collabora ad appena vent’anni a “L’Italia futurista” e nel 1917 fonda con Enrico Prampolini la rivista internazionale d’arte d’avanguardia “Noi”. Nello stesso anno pubblica il suo primo libro “Vallibella” a cui segue nel 1920 “Pecore pazze”. Recatosi a Zurigo, conosce Tristan Tzara che lo invita a scrivere sulla rivista “Dada”. All’attività letteraria a cui continua a dedicarsi, affianca quella di disegnatore partecipando a numerose Biennali, Quadriennali e mostre private. A partire dagli anni trenta pubblica molti romanzi tra cui “L’urto dei simili” (1930), “Giochi da ragazzi” (1933), “Cervo in Maremma” (1942), “Gente in famiglia” (1951), “Le proibizioni”(1954), “La vita in campagna”(1980), “Gli irregolari”(1982), “Via della micia 3”(1985, postumo). Parte integrante della sua produzione sono i quattro volumi dei Diari. E’ stato direttore dell’”Italia che scrive” oltre che fondatore, insieme ad Andrea Maiuri, della rivista “Il Veltro”.
Il Fondo Bino Sanminiatelli si divide nelle seguenti sezioni: Corrispondenza, caratterizzata dalla presenza di mittenti accumunati dall’adesione al futurismo quali Balla, Bragaglia, De Pisis, Ginna, Marinetti, Prampolini, Viani e numerosi altri; Manoscritti che contiene un quaderno scolastico con la traduzione manoscritta di un articolo in tedesco di Peter Schifferli utilizzata da Sanminiatelli per l’articolo “Un protagonista rievoca la “rivoluzione” dadaista. Dada ha solo vent’anni”, in “Il tempo”, Roma, 14 luglio 1983; Ritagli Stampa, una raccolta di articoli vari sulle avanguardie, con particolare riguardo al surrealismo, dadaismo e futurismo; Biblioteca, una ricca collezione di prime edizioni di autori futuristi quali Marinetti, Ginanni, Meriano, Corra, D’Alba, Buzzi, Settimelli, Viviani, Russolo, Balla, Chiti ed altri; Periodici che raccoglie vari numeri, rilegati dall’autore, delle riviste d’avanguardia “Noi”, “Avanscoperta”, “La brigata”, “Le pagine”, “Sic”, “Dada”; Varie, che raccoglie i clichés tipografici originali di opere di Sanminiatelli e di testi utilizzati per la rivista “Noi”, un ritratto fotografico di Marinetti incorniciato, con dedica autografa, un bronzo di Prampolini che ritrae Sanminiatelli, databile 1916-17.