(Viareggio, 1882 – Ostia, 1936), pittore e scrittore, allievo di Nomellini a Lucca, soggiorna a Parigi dal 1908 al 1909 e là matura il passaggio da un tardo realismo intriso di simbolismo ad un postimpressionismo di intonazione fauve. Anarchico, negli anni dieci esegue grandi composizioni epiche di immediata espressività. Nel dopoguerra, mentre in pittura continua  a sviluppare i temi a lui consueti,  (diseredati, marine, paesaggi apuani) poi ripresi nei murali e nei grandi dipinti del ‘35 e ’36 per la stazione di Viareggio e il Collegio IV Novembre di Ostia, Viani si impegna in un’intensa produzione letteraria (“Ceccardo”, 1922; “Giovannin senza paura”, 1924; “I Vàgeri”, 1926; “Roccatagliata”, 1928; “Angiò uomo d’acqua”, 1928; “Storie di umili titani”, 1934; “Le chiavi nel pozzo”, 1935) e giornalistica.

Il Fondo Lorenzo Viani è composto da due nuclei documentali, separati e distinti, perché giunti all’Archivio della Fondazione in momenti diversi, il primo donato nel 1982, il secondo di proprietà regionale, depositato nel 2002.

Il primo nucleo di documenti si divide nelle seguenti sezioni: Corrispondenza, che contiene lettere inviate a Lorenzo Viani da numerosi mittenti, fra i quali ricordiamo Nomellini, Ojetti, Novaro, Papini, Sarfatti, Soffici, Ungaretti, lettere di Pascoli a Plinio Nomelline ricopiate da Viani e lettere inviate ai familiari da vari mittenti; Manoscritti, che raccoglie materiale afferente ai romanzi vianeschi, editi e inediti, tra cui “Parigi”, Angiò uomo d’acqua”, “Ritorno alla patria”, poesie, alcune pubblicate postume nella raccolta “La polla nel pantano”, altre inedite, brani poetici di altri autori, fra cui Renato Fucini, diari di Viani del 1917, numerosi racconti per lo più pubblicati in volume (“I Vàgeri”, “Le chiavi nel pozzo”, “Il cipresso e la vite”, “Il nano e la statua nera”) altri inediti, alcuni quaderni dei familiari; Fototeca, una trentina di fotografie, quasi tutte ritratti dell’artista; Rassegna stampa, che contiene due articoli di Viani e alcuni articoli sulla sua opera; Sezione periodici, che raccoglie alcune testate, per lo più dell’ambito versiliese (“I Vàgeri”, “Tirrenia”, “Riviera versiliese”); Materiale a stampa, dove sono state collocate locandine, inviti, cataloghi di mostre di Viani, una copia incompleta di un poemetto in dialetto genovese di F.Muratori, “I ribelli” (1917) illustrato dall’artista e fotocopie con notizie biografiche.

Il secondo nucleo di documenti è composto per la maggior parte da manoscritti e dattiloscritti afferenti alla produzione vianesca in prosa, racconti e romanzi, molti non identificati e incompleti, alcune lettere e bozze di articoli, numerosi fogli sparsi. Questo materiale, di cui a tutt’oggi esiste un semplice inventario di consistenza, deve essere ordinato e descritto analiticamente in modo da poter procedere ad una catalogazione informatizzata complessiva che uniformerà tutta la documentazione posseduta dalla Fondazione sull’artista.