(Firenze, 1899 – ivi, 1949), poeta e narratore, aderisce al Futurismo tramite “Lacerba”, inviando le sue prime poesie a Papini e Palazzeschi. Nel 1916 pubblica la sua prima raccolta di prose liriche “Ruscellante (Fantasia)” a cui fa seguito nel 1917 l’antologia poetica “Incantamento”. Collabora a numerose riviste fra cui “La Raccolta”, “La Diana”, “L’Italia futurista” e nel dopoguerra si avvicina alle posizioni politiche del partito futurista collaborando a “Roma futurista” e a “L’Assalto” (Firenze, 1919), organo del fascio futurista fiorentino. Successivamente è nel gruppo dei futuristi fiorentini per poi, nel 1924, abbandonare il movimento e volgersi verso esperienze narrative riconducibili al clima di “Solaria” di cui diviene assiduo collaboratore. Nel 1942 pubblica “Istmo. Ritratti letterari”, dove rievoca la sua esperienza futurista.
Le Carte Franchi si dividono nelle seguenti sezioni: Corrispondenza, che conserva una lettera di Ferruccio Ulivi a Franchi, 10 luglio s.a.; Disegni, che raccoglie 19 schizzi, inchiostro su carta, con didascalie; Biblioteca, che conserva due opere di Franchi, “L’equilibrista” e “Il mercante di quadri”.