AMIR | Accoglienza Musei Inclusione Relazione
"Il Museo Primo Conti. I nostri punti di Vista", video realizzati dai Mediatori Amir con focus ed analisi di alcune opere di Primo Conti, dove il narrato di unisce al loro vissuto personale
IL PROGETTO AMIR
I migranti si fanno ambasciatori del Patrimonio artistico

Gentili insegnanti e educatori,
sperando di fare cosa gradita, vi segnalo con piacere la possibilità di partecipare insieme alle vostre classi alle visite gratuite ai musei che partecipano al progetto AMIR | accoglienza, musei, inclusione, relazione a cura di Comune di Fiesole, Comune di Firenze -MUS.E, Istitituto degli Innocenti, Fondazione Primo Conti, Stazione Utopia
Il progetto realizzato grazie al contributo di Regione Toscana e Fondazione CR Firenze ha formato 32 migranti fra cui afgani, tunisini, egiziani, maliani, gambiani, marocchini, camerunensi, colombiani, nigeriani, venezuelani, senegalesi, ivoriani, peruviani, ghanènsi, romeni, guineani, pakistani, italiani come mediatori museali.
L'iniziativa offre dal prossimo gennaio alle scuole di ogni ordine e grado la possibilità di conoscere un museo attraverso lo sguardo e le esperienza di persone che hanno storie e vissuti molto diversi, un esperimento culturale che regala a noi giovani e adulti, italiani, occidentali, eurocentrici, la vertigine dello spaesamento e la vitalità della scoperta: perché, come ci ricorda un giovane africano in visita al teatro romano di Fiesole, “è incredibile che esistano luoghi così belli ed è incredibile che abbiano qualcosa da dire a ciascuno di noi.”
Vi auguro buone feste e un sereno 2019,
Chiara Damiani
Il progetto realizzato grazie al contributo di Regione Toscana e Fondazione CR Firenze ha formato 32 migranti fra cui afgani, tunisini, egiziani, maliani, gambiani, marocchini, camerunensi, colombiani, nigeriani, venezuelani, senegalesi, ivoriani, peruviani, ghanènsi, romeni, guineani, pakistani, italiani come mediatori museali.
L'iniziativa offre dal prossimo gennaio alle scuole di ogni ordine e grado la possibilità di conoscere un museo attraverso lo sguardo e le esperienza di persone che hanno storie e vissuti molto diversi, un esperimento culturale che regala a noi giovani e adulti, italiani, occidentali, eurocentrici, la vertigine dello spaesamento e la vitalità della scoperta: perché, come ci ricorda un giovane africano in visita al teatro romano di Fiesole, “è incredibile che esistano luoghi così belli ed è incredibile che abbiano qualcosa da dire a ciascuno di noi.”
Vi auguro buone feste e un sereno 2019,
Chiara Damiani
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