Emilio Notte

Emilio Notte(Ceglie Messapico, Brindisi, 1891 – Napoli, 1982), pittore, dopo aver frequentato il ginnasio e l’Istituto di Belle Arti di Napoli, frequenta l’Accademia di Belle Arti a Firenze dove è allievo di Fattori e De Carolis. Stringe amicizia con Bino Sanminiatelli che lo introduce tra gli intellettuali che frequentano le Giubbe Rosse e il caffè Paszkowsky; conosce Soffici, Carli, Settimelli, Corra, Papini, Malaparte, Campana e diventa amico di Palazzeschi. Nel 1913 è presente alla serata futurista del Teatro Verdi. Nel 1915 aderisce al Futurismo e nel 1917 firma con Venna il manifesto “Fondamento lineare geometrico” che è pubblicato su “L’Italia Futurista”. Nel 1918 i due autori, ricollegandosi con quanto già espresso, cominciano ad abbozzare le linee di un nuovo manifesto che però non vedrà mai la luce. Nel 1918 Notte si trasferisce a Venezia dove svolge un’intensa attività sul piano della produzione pittorica e su quello relazionale. Nel 1919 partecipa alla Grande esposizione nazionale futurista di Milano, Firenze e Genova ed espone alla Galleria Ballerini presentato da Margherita Sarfatti. All’inaugurazione è presente Marinetti. Nel 1920 collabora a “Roma Futurista” e nel 1921 partecipa alla grande mostra d’arte moderna di Ginevra con il gruppo futurista. Da questa data in poi, Notte recupera posizioni classiche, pur non rifuggendo da suggestioni futuriste.

Il Fondo Emilio Notte si divide nelle seguenti sezioni: Corrispondenza, che conserva le missive indirizzate a Notte, le minute di quest’ultimo e un piccolo nucleo di corrispondenza ad altri destinatari; tra i mittenti, si ricordano Baldessari, Bragaglia, Drei, Caligiani, Casella, Chiaromonte, Corradini, Marinetti, Nannini, Dessy, Prampolini, Settimelli, Ragghianti, Venna; Manoscritti, che raccoglie gli autografi del pittore, tra i quali di particolare rilevanza gli scritti teorici sull’arte, solo in parte confluiti nei manifesti futuristi, e una produzione poetica quasi del tutto sconosciuta; Periodici, con le testate di “Poesia”, “Roma Futurista”, “Cimento”, “Scena illustrata”, “Le arti”; Rassegna Stampa, che raccoglie gli articoli su Notte apparsi su vari quotidiani; Fototeca, divisa in fototeca personale e fototeca delle opere di Notte, molte di queste ultime mai pubblicate; Biblioteca, divisa in biblioteca privata che annovera pochi ma importanti volumi, spesso autografati dagli autori come nel caso di Palazzeschi e Ginna, e in cataloghi delle esposizioni personali e collettive alle quali Notte ha partecipato; Varie, in cui è confluito materiale disomogeneo riguardante la vita del pittore e documentazione inerente il Fondo (corrispondenza dell’ordinatrice con l’erede di Notte e vecchi elenchi di consistenza)